A Santorini, una cantina trasformata in una casa che traguarda il Mar Egeo
Ai margini del pittoresco villaggio di Mesaria, tra i vicoli che come serpenti si destreggiano lungo la natura brulla, una vecchia cantina sotterranea rinasce come casa estiva, fondendo tradizione e contemporaneità.
Siamo sull’isola greca di Santorini, in un’insediamento circondato dai vigneti e con vista sul Mar Egeo, e questo progetto di ristrutturazione, firmato da Kapsimalis Architects, riesce a celebrare l’essenza rurale e antica del luogo, rispettandone le tracce del passato senza sacrificare una visione moderna dell’abitare, ripensando gli spazi in chiave contemporanea
La sua essenza isolana si mostra in ogni elemento e così la dimora conserva la sua anima originaria: le cisterne per il vino diventano testimonianze visive di quel passato più semplice, il vecchio torchio si trasforma in area benessere, mentre gli antichi materiali si intrecciano con nuovi elementi d’arredo dallo stile minimale. La scelta dello studio è stata quella di non intervenire sulla pre-esistenza strutturale del posto, una “canava”, ovvero uno spazio di stoccaggio tipico di questo genere di villaggi.
I due ambienti interni erano divisi in spazio principale – con un grande torchio al centro, quattro cisterne cilindriche sotterranee e una serie di botti in rovere, un tempo dedicate alla produzione e conservazione naturale del vino – e secondario, di servizio. Il secondo ambiente, poi, che fungeva da piccola cucina, insieme al cortile e alla terrazza, era parte integrante di un sistema autosufficiente: qui avvenivano l’essiccazione e la conservazione dei prodotti agricoli, mentre la raccolta dell’acqua piovana garantiva risorse preziose in un contesto rurale tanto semplice quanto ingegnoso.
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